domenica 9 gennaio 2011

Non importa. 20 anni di Nevermind


20 anni di Nevermind

Kurt Cobain crea la copertina dell'album d'esordio della quasi sconosciuta band indipendente nel 1991 dopo aver visto un documentario sul parto in acqua insieme al batterista dei The Doors.

La nascita. Quando la vita abbocca all'amo.
L'amo ( il biglietto del dollaro ) è metafora della seduzione del danaro subìta dalle band musicali.
La scelta della banconota fu anticipata da un cd, poi un pesce. 
Ma solo questa piacque a Cobain che si scagliò anche contro i responabili della major produttrice del disco che ritenevano offensiva la foto del bimbo nudo.
Cobain li definì  pedofili che non sanno di esserlo  spiegando che solo gente così può ritenere offensiva un'immagine così dolce ed innocente. Vinse su tutti e il cast fotografico di Pasadina si riempì di un numero incredibile di famiglie coi loro bambini, pronte a far diventare il loro piccolo idolo delle folle.
Smell Like Teen Spirits, precedente a Nevermind, era diventata subito la colonna sonora del decennio che arrivava. Dolore, alienazione, sottile e sotterraneo malessere forse troppo a lungo trattenuto. La voce roca e unica di Kurt Cobain rivoluzionò il modo di intendere la musica e creò un genere. Un unicum.

Nevermind ( che letteralemente può essere tradotto come non importa ) è quasi una rinascita.
La nascita è il momento più incredibile della vita di ognuno ed è il momento di massima innocenza. E' di questa che Kurt vuole tener vivo il ricordo e sceglie un bambino appena nato preferendolo ad una scimmietta a cui aveva pensato e che poi diventerà retrocopertina del disco.

- Quel bambino sono io - disse poi-. Vorrei trattenere l'innocenza di quell'istante per sempre...

Ci è riuscito. Ci sei riuscito Kurt...